sabato 31 marzo 2012

BOOKWORM #9 - "The help", di Kathryn Stockett



So che mi sto esponendo all'ira di tutti (e sono molti) gli appassionati del fortunato romanzo "The help", di Kathryn Stockett, eppure per me era importante fare questo video. 

Ci sarebbero state molte cose da dire, come è inevitabile, ma ho scelto di proposito di concentrarmi sugli aspetti legati alla rappresentazione della servitù nera perché in Italia non ho sentito menzionato molto questo aspetto, e lo ho quindi ritenuto necessario. 

Ci sono romanzi, come questo, che hanno come intento programmatico una riflessione sulla realtà, sulla storia, su ciò che ha da dirci su di noi, sul nostro presente e sul nostro futuro. 
Mi interrogo sempre molto sull'annosa questione di quanto il libro debba essere letto, sentito, valutato "insularmente" o in relazione al suo contesto - in questo caso in relazione agli eventi storici di cui narra e anche alle reazioni che ha suscitato in termini di dibattito culturale. Mi interrogo sempre e non ho mai una risposta, almeno non definitiva. 

In questo caso, la natura stessa di questo romanzo mi sembra che legittimi questa seconda opzione, considerato che si pone in posizione dialettica verso un certo atteggiamento culturale, e che di fatto è riuscito a smuoverlo in qualche misura, pur se diversamente da come aveva inteso farlo, (ovvero suscitando a sua volta indignazione e sdegno da parte della cultura nera). 

Forse per questo, ho pensato che potesse ospitare una riflessione che esce dalle pagine del libro in senso stretto, ma che fa più estesamente i conti con l'eredità che raccoglie e con quella che lascia. Perché forse, almeno secondo me, "The help" potrebbe non essere d'aiuto.

VOTO: 2 su 5



venerdì 30 marzo 2012

L'ECO DEL NYT #3 - NYT Book Review 24.02.12



Febbraio e marzo sono stati mesi ricchi di presentazioni interessantissime nel nuovo panorama narrativo presentato dalla New York Times Book Review.

Ecco due video girati a proposito di due romanzi in uscita che hanno attirato particolarmente la mia attenzione:

- "By blood", di Ellen Ullman
e
- "The starboard sea", di Amber Dermont




Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente, ecco i link agli articoli citati:
 
 
 

INCHIOSTRO SULLE DITA #3 - George R. R. Martin legge il nuovo libro




Avete voglia di sapere come proseguirà la trama della saga "A song of ice and fire" ("Le cronache del ghiaccio e del fuoco") di George R. R. Martin? Siete curiosi di sapere che cosa pensa del successo dei suoi romanzi, di Tony Soprano, del suo rapporto con i fan? Vi state chiedendo con quali dei suoi personaggi andrebbe volentieri a cena? O quale sia il suo rapporto con Hollywood rispetto ad esempio all'adattamento televisivo? Vi siete mai interrogati su quali siano i personaggi con cui si identifica di più?

A queste e altre domande Martin risponde in questa golosissima intervista tenutasi a Toronto. In quell'occasione, ha anche letto stralci tratti da "The winds of winter", il sesto romanzo (su sette totali previsti) in uscita di questa amatissima serie letteraria, di cui non si conosce ancora la data di pubblicazione. 

Pare che al momento ne abbia scritte circa 200 pagine, ma ha già una mappa mentale della fine, almeno nelle sue linee principali, e si aspetta di terminare la scrittura in due o tre anni. Anzi, secondo l'intervista che ha rilasciato a Entertainment Weekly, ne ha informato i produttori televisivi "in caso venisse investito da un camion". 

Che ne pensate?



Fonte: Huffington Post

PREMI E RICONOSCIMENTI #2 - Il vincitore del PEN/Faulkner Award


Quelli che vedete nel video erano i 5 finalisti del prestigioso PEN/Faulkner Award per la narrativa americana del 2012. In passato hanno vinto autori celebri come Philip Roth (di cui sono molto contenta) e John Updike (di cui sono molto meno contenta).
Il 26 marzo è stato nominato il vincitore di quest'anno, ovvero...

...Rullo di tamburi...

"Venivamo tutte per mare" (titolo originale "The Buddha in the attic"), di Julie Otsuka. L'autrice ha ricevuto un premio di 15,000 dollari. Al di là della somma in sé (che comunque, buttala via...), ciò che conhta è soprattutto il riconoscimento letterario.

Ammetto di essere rimasta un po' delusa, perché facevo il tifo per Don DeLillo, uno dei miei autori preferiti in assoluto. Ad ogni modo, ho apprezzato abbastanza il romanzo di Julie Otsuka (peraltro l'unico ad oggi arrivato in Italia), e gli altri non li ho letti ancora... Se volete sapere di più sulla mia opinione in merito, ecco il link: BOOKWORM #6 - "Venivamo tutte per mare", di Julie Otsuka.

E voi? Chi avreste voluto che vincesse?


giovedì 29 marzo 2012

INCHIOSTRO SULLE DITA #2 - "1984" e "La torre nera": i film



Sarà l’acclamazione tra critici e appassionati dell’ultimo romanzo di Haruki Murakami (村上 ) “1Q84”, sarà per il successo letterario e cinematografico della trilogia "The Hunger Games" di Suzanne Collins, ma a quanto pare potrebbero fare un adattamento cinematografico del romanzo di George Orwell1984”.

Ancora non sono state fissate date né niente, ma l’Hollywood Reporter ha scritto che la Imagine Entertainment (la casa di produzione di Brian Grazer e Ron Howard, per intenderci) a quanto pare sta pensando di fare il grande passo.

Non che sia una vera e propria novità, a dirla tutta, perché di fatto ne esistono già 3 film per la TV e, nel 1984 (ebbene sì…), un film per il cinema con John Hurt e Richard Burton valutata in Rotten tomatoes con un punteggio di 6,4 su 10.

Ron Howard ha l’occhio lungo comunque, perché Deadline.com riferisce che il progetto per l’adattamento cinematografico di “La torre nera” di Stephen King stia riprendendo quota grazie anche allo zampino della Warner Bros. (e quindi – colpo di scena - non più della Universal).

Ancora non si conosce la presunta data di uscita di nessuno dei due. Mentre aspettiamo, dunque, ho giusto giusto il tempo di una confessione: io non ho ancora letto nessuno dei due romanzi... Chi li ha letto che ne pensa? È una buona idea farne un film?

Quando amo un libro, succede sempre che sono estasiata e contemporaneamente terrorizzata all’idea di una versione cinematografica.
Ricordo ad esempio “Ritratto di signora” di Henry James. Ero contentissima quando ho visto che a interpretarla sul grande schermo ci sarebbe stata un’attrice che adoro, ovvero Nicole Kidman, per di più con la regia di Jane Campion. …Una delusione infinita… Bruttissimo… Ci ho proprio sofferto.

E voi? Avete vissuto anche voi delle delusioni cinematografiche di un libro che avete amato?

INCHIOSTRO SULLE DITA #1 - Scrittori... a letto





Il sito online "Apartment therapy" ha pubblicato una galleria di camere da letto di scrittori famosi: Truman Capote, Virginia Woolf, Ernest Hemingway, William Faulkner, Sylvia Plath e molti altri. 

Riuscite a indovinare di chi è quella qui sopra?

Mentre ci pensate, ecco altri esempi:


La camera semplice ed elegante di Truman Capote nella sua casa sulla spiaggia negli Hamptons. 


La camera da letto della meravigliosa Virginia Woolf, una delle mie autrici preferite in assoluto. Notate che splendida libreria? Spesso ricopriva le copertine dei libri lei stessa con carta colorata...


La stanza di Ernest Hemingway nella sua casa di Key West, che io diversi anni fa ho visto di persona!


La camera di Flannery O'Connor, che scriveva proprio sulla scrivania di questa stanza


Non fatevi ingannare: si tratta della stanza di William Borroughs, di cui Patti Smith era amica personale. 


La stanza del Barbizon Hotel dove ha alloggiato a lungo Sylvia Plath


La camera di Henry David Thoreau. Proprio come me la aspettavao: semplice, essenziale, con colori naturali. 


Ebbene sì, questa è la stanza di VictorHugo a Parigi. Particolarissima, ricchissima, veramente particolare


E come non includere la camera di Proust? Il suo rifugio dalla polvere e dai rumori del mondo

E la foto all'inizio? Avete indovinato?
E' la stanza della splendida Emily Dickinson, che ha scritto gran parte delle sue poesie proprio su quel piccolissimo scrittoio...

Ve le aspettavate così? Di quali autori vorreste vedere la camera? In che camera vi trasferireste?

Se vi incuriosisce vederne altre, ecco il link all'articolo: Literary style






BOOKWORM #8 - "Comedy in a minor key", di Hans Kellson



"Comedy in a minor key" è un romanzo di Hans Kellson non ancora uscito in Italia. Io lo ho letto nella sua traduzione in inglese. 

E' un romanzo che riesce in qualcosa di molto difficile: dire qualcosa di nuovo e suscitare emozioni e pensieri nuovi rispetto a un tema molto battuto e conosciuto. Il tema in questione è la persecuzione degli ebrei nel periodo nazista. Lo so, lo so, si è già scritto tutto su questo argomento. Ma forse invece no, non proprio tutto. 

Di fatto questo romanzo, scritto in modo sobrio ed elegante senza risultare spigoloso o troppo asciutto, riesce in questa impresa e a me ha lasciato molto. 

Per chi è interessato a questo argomento in una prospettiva nuova e volesse sperimentarsi in una lettura in inglese, linguisticamente ritengo possa essere sufficientemente accessibile anche ai non esperti. In ogni caso e in ogni versione riusciate a trovarlo, leggetelo: ne vale proprio la pena. 

VOTO: 5 su 5

BOOKWORM #7 - "L'uomo dei cerchi azzurri", di Fred Vargas



Ammetto la mia ignoranza. Fino a qualche tempo fa, il nome Fred Vargas non mi avrebbe detto niente, così come non mi diceva niente il nome Adamsberg, ovvero il protagonista del romanzo che vi presento nel video, "L'uomo dei cerchi azzurri" e di tutta la serie di romanzi a lui dedicata. 

Letta la prima volta però, non potrò fare a meno di proseguire, perché le atmosfere e i personaggi sono unici e piacevolissimi, e alo lettore (o per lo meno a me come lettrice) ha lasciato il sincero desiderio di trascorrere ancora un po' di tempo con loro, come fossero persone vere con cui si è trascorso un pomeriggio e si guardano dal finestrino del treno mentre ci si allontana: la promessa è di rivedersi ancora, e il biglietto lo offre la versione di Einaudi che raccoglie i primi tre romanzi che vedono il commissario Adamsberg come protagonista in un unico volume. 

Non lasciatevelo sfuggire, perché di gialli di questo tipo non ne troverete in giro: incantevole, coinvolgente, scritto splendidamente. Consigliatissimo

VOTO: 4 su 5

lunedì 26 marzo 2012

DE GUSTIBUS #1: 21 marzo - giornata mondiale della poesia



Leggere poesia e leggere narrativa il più delle volte sono esperienze piuttosto diverse. ci sono voraci lettori di romanzi e racconti che non leggono da anni una raccolta di poesie, e ci sono intensi lettori di poesie che rimangono tiepidi nei confronti della narrativa. 

Il mio rapporto con la poesia è cambiato moltissimo nel tempo. Per molti, molti anni, è stato assolutamente fondamentale. Leggevo molti autori diversi, trascrivevo in un volumetto (ora purtroppo andato perso nel marasma di due traslochi...) le poesie che mi piacevano di più, imparavo a memoria versi e versi, me li recitavo nella mente per godermeli anche quando ero lontana dalla pagina...

Poi a un certo punto mi sono piano piano allontanata e focalizzata maggiormente, e poi esclusivamente, sulla prosa. Ora un po' per volta mi sto riavvicinando alla poesia, anche se la narrativa rimane ciò a cui penso quando dico "lettura". Non in assoluto, chiaramente, ma per me leggere oggi significa prevalentemente leggere romanzi, o al limite saggistica. Magari con qualche lampo di poesia. 

Il 21 marzo si è festeggiata la giornata mondiale della poesia, e ho quindi pensato di girare questo video per condividere con voi la mia esperienza di lettrice di poesia. 

E voi? Che rapporto avete con la poesia?

domenica 25 marzo 2012

BOOKWORM #6 - Venivamo tutte per mare, di Julie Otsuka





Questo libro, "Venivamo tutte per mare" di Julie Otsuka, in originale ha il titolo ben più evocativo di "The Buddha in the attic". Mi è bastato quello. Ci sono lettori che si fanno attrarre dalle copertine. Io mi faccio attrarre dai titoli. Un titolo come questo, chi mi conosce lo sa, non può che chiamarmi con un canto ammaliatore a cui non riuscirei mai a resistere. Dal primo momento in cui ho visto questo tiolo nella consueta lista dei libri degni di nota dei New York Times del 2011, ho saputo che doveva essere mio. Non c'erano se o ma - dovevo leggerlo il prima possibile.

A questo si aggiunga che di fatto il romanzo tratta uno dei temi che mi stanno più a cuore, ovvero la questione della sorte delle persone di origine giapponese negli Stati Uniti della seconda guerra mondiale.

Questo libro è davvero aprticolarissimo. E' un coro senza rali protagoniste. Direi forse che qui la sotria è protagonista, ma la storia che è Storia ma anche quotidianità umana, fatta di tnate piccole esperienze individuali eppure appartenenti a un'unica voce, a un'unica esperienza. Di fatto è un libro unico che ti fa salire su una nave verso un mondo csonosciuto, ti lascia lì per un po', e poi ti porta via.

VOTO: 3 su 5

BOOKWORM #5 - L'amante della tigre, di Téa Obreht



La famosa lista dei libri degni di nota del New York Times nel 2011 comprendeva anche "L'amante della tigre" (in originale "The tiger's wife"), ma in questo caso io aveva letto il libro l'estate precedente alla pubblicazione della lista.

La delusione che mi ha portato questa lettura non è quindi che imputabile a me stessa. Avrei infatti docuto sapere che il realismo magico di cui è impregnato questo romanzo non fa per me. Non posso farci niente, la verità è che io e il realismo magico non andiamo d'accordo, se non in rarissime eccezioni.

Al di là delle obiezioni di cui ho letto e che riferisco nel video, personalmente la mia resistenza è quindi primariamente imputabile alle mie limitazioni, e me ne rendo conto.
Non posso in tutta coscienza dire che il libro mi è piaciuto: di fondo non mi ha lasciato nulla se non un senso di insoddisfazione e smarrimento. Non posso però, in altrettanta cosienza, sconsigliarvelo. In fondo è un libro scritto bene. Ecco, un libro sritto bene che non mi è piaciuto. 

VOTO: 3 su 5

BOOKWORM #4 - Il tempo è un bastardo, di Jennifer Egan



"Il tempo è un bastardo" (in originale "A visit from the goon squad") di Jennifer Egan è stato per me una vera scoperta. Come sempre lo spunto di lettura è nato dalla lista dei 100 libri degni di nota del New York Times, questa volta nella versione del 2010.

E' chiaro che si tratta di semplici spunti con cui non sempre concordo. Anzi, devo ammettere che ho subito anche diverse deluzioni nell'affidarmici. E invece in questo caso è andata dritta al segno. E pensare che avevo quasi deciso di non leggerlo! Era stato descritto come una raccolta di racconti, e io apprezzo le raccolte di racconti, ma come quei cibi prelibati di cui si ha raramente voglia davvero. E così lo stavo accantonando. Solo che...

Solo che continuavo a sentirne parlare così straordinariamente bene che ho ceduto, lo ho letto e ho capito immediatamente perché se ne parlava così bene: si tratta di un romanzo in racconti come non ne ho mai letti - articolato sì nella struttura, ma capace di guidarti con sè in stanze dai suoni, dai colori, dagli odori più diversi, in tempi, in pensieri, in mondi da abitare e in cui è così bello farsi guidare dalla scrittura capace, esperta, fluida, ricca di Jennifer Egan...


Davvero una splendida soperta che consiglio di cuore a tutti. 

VOTO: capolavoro


L'ECO DEL NYT #2 - NYT Book Review - 22.01.12




Un brevissimo aggiornamento sulle novità letterarie della settimana e in particolare su due romanzi appena usciti negli USA. Leggendo come ogni settimana la New York Times Book Review,  questi due titoli in particolare hanno attratto la mia attenzione: "The flame alphabet", di Ben Marcus, e "The Flight of Gemma Hardy", di Margot Livesey.
Il secondo è una sorta di versione moderna di Jane Eyre, che io ho adorato nella sua versione ispiratrice, per così dire; il primo è un romanzo di sperimentazioni.

Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente, ecco i link agli articoli citati:
 
 

BOOKWORM #3 - "La sovrana lettrice", di Alan Bennett




C'è poco da fare, a noi lettori piace quando nei romanzi si parla di lettura e di libri. Questo in particolare mi aveva incuriosito: "La sovrana lettrice" di Alan Bennett.

Si tratta di un puro divertissement, niente di più, ma regala un'retta di lettura piacevolissima e anche alcune riflessioni sul senso edlla lettura, su come ci cambia, sul valore del leggere e dello scrivere, sul rapporto tra i libri e le relazioni interpersonali e un sacco di altre cose. In definitiva un libro leggero, ma che ha senso che ci sia, una lettera d'amore all'arte del leggere e dello scrivere.

VOTO: 4 su 5


PREMI E RICONOSCIMENTI #1 - National Book Critics Circle Award 2011





Il dubbio è sempre quello: come scegliere i libri che vale la pena leggere? Una delle possibilità è curiosare tra i premi letterari.

Tra i più celebri c'è senz'altro il National Book Critics Circle Award, di cui recentemente sono usciti i vincitori. Devo ammettere che nella categoria narrativa tenevo per il meraviglioso "The stranger's child" di Alan Hollinghurst, inspiegabilmente non ancora uscito in Italia. Dico inspiegabilmente non solo perché è un romanzo dalla prosa eccezionalmente raffinata che ti rapisce e ti porta altrove, ma anche perché i suoi due romanzi precedenti, ovvero "La linea della bellezza" e "La biblioteca della piscina" sono usciti entrambi per Mondadori. Mistero.
Ecco il link alla recensione che la rivista dei libri del New York Times fa a "The stranger's child", per chi fosse curioso.

Un altro candidato era "La trama del matrimonio" di Jeffrey Eugenides. Per me tuttavia questo romanzo è stato un po' una delusione, forse perché le mie aspettative dopo lo splendido "Middlesex" erano alte, troppo alte; ma forse non solo per questo motivo...

Gli altri romanzi in lizza non li ho letti, per cui non so che cosa pensare ancora. Il titolo vincitore devo dir che mialletta molto, e certamente intendo leggerlo.

Mi sono soffermata sulla narrativa in questo post perché è la categoria che mi interessa di più, ma non è l'unica. Nel video qui di seguito riporto i vincitori per ciascuna categoria.

In particolare, ci tengo a fare un'annotazione sul premio nella categoria "critica". Ci tengo sia perché è un premio di critica assegnato da critici, e quindi particolarmente significativo secondo me, sia perché l'autore premiato è lo splendido Geoff Dyer. Il libro vincitore si intitola "Otherwise known as the human condition", titolo che trovo splendido. Personalmente di Dyer ho letto solo "Amore a Venezia. Morte a Varanasi", ma mi è piaciuto talmente tanto che lo leggerò senz'altro ancora.


Ecco comunque i vincitori per ciascuna categoria:


BOOKWORM #2 - Lars Kepler e Donato Carrisi a confronto



Non so voi, ma io personalmente sono cresciuta in una cultura che guardava con un certo scettico snobismo alla letteratura "di genere" senza tuttavia costruire comunque una chiave di lettura critica e riflessiva che entri nei diversi generi e ne riesca a decifrare non solo i canoni, ma anche le diverse sfumature.

Voglio dire, come in tutte le cose, anche nei libri cosiddetti di genere ci sono buoni e cattivi libri.
Ecco, qui ne faccio un esempio.

Per una serie di motivi che esplicito nel video, "L'ipnotista" di Lars Kepler non mi è piaciuto affatto.
In quello stesso periodo però il caso ha voluto che leggessi un altro libro in teoria simile, ma di fatto per me molto diverso. Sto parlando de "Il suggeritore" di Donato Carrisi. Ecco, questo secondo libro mi è piaciuto decisamente di più e ne sono particolarmente contenta anche perché si tratta di un autore italiano.
Recentemente è uscito un nuovo romanzo di Carrisi, "Il tribunale delle anime". I precedente mi è piaciuto a sufficienza da sapere già che di fatto comprerò e leggerò anche questo nuovo lbro, anche se ne aspetto la versione economica. Per chi ne fosse curioso, ecco il trailer:




VOTO a "L'ipnotista": 1 su 5

VOTO a "Il suggeritore": 3 su 5




L'ECO DEL NYT #1 - New York Times Book Review - 1.01.2012



Uno dei motivi per cui per tutto il corso della mia giovinezza ho letto praticamente solo classici è la difficoltà che incontravo nel discernere tra buoni e cattivi libri contemporanei. Come orientarsi?
Non so come facciate voi, ma di fatto, a poco a poco ho iniziato a scoprire e "assaggiare" diverse possibili fonti di consigli, suggerimenti e critiche. Dico "assaggiare" perché cercavo qualcosa che mi desse degli spunti di lettura, ma dei cui gusti mi potessi fidare - non in assoluto, è ovvio, ma rispetto a una qualche coincidenza con i miei, in modo che se avessi sentito da una certa fonte che un libro era bello, mi sarei aspettata che verosimilmente potesse piacermi, e viceversa.
Stiamo parlando dell'epoca pre-youtube, ovviamente. Ora il tubo e i blog letterari hanno dato un contributo ulteriore e diverso alle mie prospettive di lettura, e di questo sono molto contenta e grata.
Non che fosse un metodo infallibile quello della ricerca di fonti critiche affini, e nemmeno sensato in fondo, ma di fatto alcune fonti le ho scovate. Una è il mio intramontabile The New Yorker, a cui sono abbonata da 15 anni. Un'altra è la New York Times Book Review, che mi faccio arrivare ogni settimana via Kindle.
La New York Times Book Review ha una serie di difetti molto importanti secondo la mia opinione, ma ciononostante è un punto di riferimento molto importante per me.
Un limite mio invece è che per motivi linguistici finisco per conoscere prevalentemente libri anglofoni, visto che le mie fonti sono in massima parte anglofone.
Voi come vi orientate?



Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente, ecco i link agli articoli citati:

- http://www.nytimes.com/2012/01/01/books/review/how-it-all-began-by-penelope-lively-book-review.html?scp=2&sq=how%20it%20all%20began,%20penelope%20lively&st=cse&gwh=1A321B090A2ACFE5A117E4C28EB0DBE9

- http://www.nytimes.com/2012/01/01/books/review/smut-stories-by-alan-bennett-book-review.html?scp=1&sq=smut%2C+alan+bennett&st=nyt&gwh=ABB2F76743FB71147A6FC39EC81AD639

- http://www.nytimes.com/2012/01/01/books/review/salvage-the-bones-by-jesmyn-ward-book-review.html?scp=1&sq=salvage%20the%20bones%20by%20jesmyn%20ward&st=cse&gwh=67E0E1AD4529D0D0BB903774B7C62F90

BOOKWORM #1 - Penelope Lively: Un posto perfetto - Family album



La mia primissima sperimentazione, tagliata in due parti e un po' bislacca, ma insomma...

Si tratta di un romanzo di Penelope Lively dal titolo italiano "Un posto perfetto" (in originale "Family album"). Io originariamente ne sono stata incuriosita dopo averlo trovato nella lista dei 100 libri degni di nota stilata, come ogni anno, dalla rivista dei libri del New York Times del 2009. Se siete curiosi della loro recensione, ecco il link qui, col titolo "Domestic dysfunction".

La parte effettivamente relativa al libro e alle mie personali opinioni la trovate nel video qui sotto:




VOTO: 4 su 5




venerdì 23 marzo 2012

Presentazione del blog e del canale Youtube LIBRIDINE73



Benvenuti nel mio blog!
Ecco il primo video di presentazione del mio canale youtube. E' stata un'avventura iniziare e non sapevo se ce l'avrei fatta, ma alla fine il desiderio di condividere la mia passione per la lettura era troppo forte e ho ceduto.
Cedo quindi anche ora, con gioia e con passione, per dare libera voce al mio amore per la lettura.

Come vedete dalle pagine in altro, potete visitare il blog seguendo un post dopo l'altro (dalla homepage), oppure per blocchi tematici:

- BOOKWORM, per trovare i link a tutti i post e i video in cui esprimo e condivido la mia opinione sui libri che ho letto;

- L'ECO DEL NYT,  per trovare i link a tutti i post e i video, in cui vi parlo delle novità recensite alla rivista dei libri del New York Times;

- INCHIOSTRO SULLE DITA,  per trovare i link a tutti i post relativi a notizie e curiosità letterarie;

- INK - LINK,  per trovare i link a tutti i post e i video legati ad altri compagni di avventure letterarie, come ad esempio video-risposte, partecipazioni a rubriche di altri canali che apprezzo, video tag, etc.;

- DE GUSTIBUS,  per trovare i link a tutti i post e i video relativi agli acquisti letterari, a golosità e idiosincrasie di lettura del tutto personali;

- DALL'ORIENTE CON AMORE,  per trovare i link a tutti i post e i video a tematica oriental-letteraria;

- PREMI E RICONOSCIMENTI,  per trovare i link a tutti i post e i video relativi a premi letterari, a incontri con gli autori, a festival della letteratura e altre occasioni celebrative della lettura;

- LA LETTRICE IN GIALLO,  per trovare i link a tutti i post e i video relativi ai romanzi gialli o noir in senso ampio

Buona lettura!